MEDIAZIONE FAMILIARE

Il supporto legale nell’ambito del Team Empatia ne rispetta l’approccio e la visione, privilegiando la risoluzione stragiudiziale delle controversie, attraverso le procedure e gli strumenti offerti dalla vigente legislazione (es. mediazione, negoziazione assistita, pratica collaborativa etc.), in ogni caso con attento discernimento di quando la situazione richiede un approccio necessariamente giudiziale.

A titolo esemplificativo si offrono i seguenti servizi:

    • Pratiche di separazione, divorzio, cessazione delle convivenze e relative modifiche.
    • Successioni ereditarie.
    • Diritti della persona e dei minori.
    • Amministrazioni di sostegno.
    • Assistenza legale donne vittime di violenza, con un intervento di sostegno in équipe.
    • Mediazione Familiare.
    • Pratica Collaborativa.

I legali del Team Empatia si occupano altresì, per conto dell’Associazione, di organizzare incontri di divulgazione in merito alle modalità di gestione dei conflitti alternative al contenzioso giudiziale (c.d. A.D.R.), al fine di promuovere la relativa cultura.

Servizio di Mediazione Familiare

Cos’è la Mediazione Familiare?

Si tratta di un percorso attivato su richiesta delle parti, in autonomia dal circuito giudiziario, attraverso il quale il mediatore o la coppia di mediatori facilitano il processo di comunicazione all’interno della famiglia e il mantenimento della comune responsabilità genitoriale, preservando l’interesse dei minori coinvolti.

Dalla letteratura si evidenzia, infatti, che i minori coinvolti nel processo di separazione o di cessazione della convivenza ed esposti a un lungo periodo di elevata conflittualità genitoriale, rischiano di vivere una maggiore sofferenza e maggiori difficoltà psico-affettive, relazionali e scolastiche. 

La Mediazione Familiare Sistemica si pone come obiettivo quello di sostenere e permettere ai coniugi, ex coniugi o ex conviventi, soprattutto in presenza di minori, di maturare soluzioni adeguate e co-costruite sul piano patrimoniale, personale e genitoriale, dando spazio al vissuto emotivo delle parti coinvolte. 

QUALE È LO SCOPO?

  • Facilitare il processo di riorganizzazione della famiglia in caso di cessazione della convivenza, separazione o divorzio;
  • Accompagnare verso un esercizio condiviso e responsabile della genitorialità;
  • Definire gli accordi concreti inerenti sia la responsabilità genitoriale che le questioni economiche e patrimoniali;
  • Trasformare i conflitti da distruttivi a costruttivi;
  • Aiutare l’elaborazione dei vissuti emozionali connessi all’evento separativo che possono rappresentare un ostacolo al raggiungimento degli accordi.

A CHI È RIVOLTA?

  • Coppie in crisi o conflittuali che pensano alla cessazione della convivenza, alla separazione o al divorzio; 
  • Coppie discordi nella decisione di separarsi (un partner decide di separarsi e l’altro subisce la scelta); 
  • Coppie concordi nella decisione di separarsi/divorziare/cessare una convivenza;
  • Coppie già separate o divorziate, qualora persista conflitto e disaccordo nella genitorialità o nella gestione degli aspetti economici e patrimoniali e/o vi sia necessità di rivedere gli accordi presi o i provvedimenti assunti;
  • Intero sistema familiare in presenza di conflitto (anche in caso di successioni); 
  • Coppie genitoriali e non genitoriali in conflitto, di qualsiasi orientamento sessuale;
  • Coppie/famiglie in periodi critici del ciclo vitale, quando vi sia la necessità di raggiungere accordi concreti e duraturi su decisioni di particolare rilevanza per il nucleo familiare.

CHI È IL MEDIATORE FAMILIARE?

Il mediatore familiare è un terzo imparziale, in posizione di equi-vicinanza con tutti i membri del sistema, con una formazione specifica, che nel nostro caso è quella dell’approccio sistemico-pluralista, il quale abbraccia i diversi modelli sistemico-relazionali. Ragionare in termini sistemici significa considerare il soggetto in costante interazione e connessione con gli altri membri del sistema cui appartiene, nella consapevolezza che il benessere o malessere di un membro si riflette sugli altri membri e sul sistema nel suo complesso. 

Il mediatore familiare non si propone come terapeuta familiare. Il mediatore si avvale di:

    • strumenti per accogliere i vissuti emotivi individuali all’interno della relazione, attraverso un ascolto attivo ed empatico;
    • strumenti per decifrare gli stili comunicativi della coppia e della famiglia in conflitto;
    • strumenti per attivare le risorse genitoriali;
    • strumenti per accompagnare la coppia e il sistema familiare verso accordi legali costruttivi, personalizzati e duraturi.

     

Per maggiori informazioni consultare il sito www.mediazionesistemica.it

PRATICA COLLABORATIVA

Cos’è la pratica collaborativa?

La Pratica Collaborativa è uno strumento non contenzioso di risoluzione delle controversie in materia di diritto di famiglia ideato nel 1990 negli U.S.A. e recepito in Italia da alcuni gruppi di professionisti a partire dal 2010. Si tratta di una “prassi professionale” mirata a raggiungere accordi co-costruiti dalle parti con l’aiuto del Team di professionisti che hanno ricevuto una comune formazione. A tal fine, i clienti conferiscono ai rispettivi legali un mandato finalizzato alla ricerca di una soluzione stragiudiziale del conflitto, attraverso incontri che prevedono la presenza necessaria delle parti. 

QUALE È LO SCOPO?

Il metodo non avversariale della Pratica Collaborativa favorisce processi di auto-responsabilizzazione delle parti nella ricerca di soluzioni creative al loro conflitto che passa attraverso l’analisi dei bisogni /interessi sottesi alle posizioni assunte, aiutandole a non perdere di vista l’interesse dei minori coinvolti. Ciò nell’ottica di raggiungere accordi co-costruiti e per questo maggiormente sostenibili nel tempo.

Il metodo presuppone che entrambi i legali delle parti siano formati alla pratica collaborativa. Gli stessi valuteranno insieme l’opportunità di favorire un lavoro in Team che, nella sua completezza e in base alle esigenze del caso concreto, può essere così composto:

  • I legali delle parti;
  • Un facilitatore della comunicazione (psicologo, counselor, mediatore familiare etc.);
  • Un esperto finanziario
  • Un esperto dell’età evolutiva.

A CHI È RIVOLTA?

A tutti coloro che intendono separarsi/divorziare/cessare una convivenza o modificare le relative condizioni e chiedono di essere accompagnati dai legali e dal Team verso la definizione, rapida e con costi contenuti rispetto ad una pratica giudiziale, di un accordo responsabilmente co-costruito, efficace e duraturo, che tenga conto dei vissuti, delle emozioni, della relazione. Il metodo favorisce il mantenimento e la trasformazione delle relazioni, promuovendo la fiducia e il rispetto reciproco. La Pratica Collaborativa consente, inoltre, di attraversare il conflitto di coppia come un’opportunità di riorganizzazione e maggior benessere, valorizzando il potere di autodeterminazione delle parti e nella prioritaria tutela dei minori coinvolti. 

Per maggiori informazioni consultare il sito www.praticacollaborativa.it

Chi troverai ad accompagnarti in questo viaggio?

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